Autostima: come migliorare e accettarsi

Molte volte si è particolarmente attenti al giudizio altrui, demoralizzandosi e senza pensare effettivamente alle proprie capacità e alle proprie competenze. Sono le occasioni in cui una bassa autostima prende il sopravvento.  

La poca autostima spesso può portare una persona a non aprirsi e creare, quindi, un ostacolo anche per la vita sociale, rendendo ancora più fragile una persona per la paura di affrontare giudizi altrui.  

 

Cos’è l’autostima? 

L’autostima comporta un insieme di più situazioni che non inducono la persona a sentirsi migliore rispetto agli altri, ma ad accettare i propri difetti, apprezzarsi e ammettere i propri fallimenti. Infatti, una persona che è consapevole dei propri difetti riesce a riflettere e a giocare in maniera differente con essi, sapendo quali possono essere i limiti, senza demoralizzarsi o pensare che non si è all’altezza di una situazione. È importante confrontarsi con i propri traguardi e non con quelli degli altri, che possono avere ambizioni diverse dalle nostre e capacità differenti. Per questo motivo è fondamentale mantenere la concentrazione su sé stessi senza fare paragoni troppo azzardati o che possono nuocere in qualsiasi modo la propria tranquillità e stabilità emotiva. Anche accettare i propri errori e fallimenti, senza dubbio, fa parte della vita: cadere e rialzarsi, commettere errori e imparare. Tutte queste fasi sono naturali e ogni persona vive e attraversa momenti più o meno difficili nella propria vita ed è qui la chiave del successo: sapersi rialzare più forti di prima avendo imparato dalle esperienze e dagli errori commessi.  

L’autostima, quindi, è una valutazione che diamo a noi stessi, basandoci su ambiti specifici, obiettivi e caratteristiche personali. Tutti gli individui hanno l’obiettivo di mantenere un livello di autostima adeguatamente alto per poter stare bene con sé stessi e con gli altri senza sentirsi in nessun modo inferiori.  

Le persone che non hanno stima di sé stessi, tendono a essere più vulnerabili e a sviluppare disturbi psicologici legati all’ansia, alla solitudine, al comportamento alimentare e, nei casi più gravi, alla depressione 

Questo comportamento, molte volte, si riflette anche nei rapporti sentimentali, oltre a quelli sociali. Infatti, chi ha una bassa autostima tende a essere molto chiuso e introverso, proprio perché non si ha fiducia in sé stessi e non si crede abbastanza nelle proprie qualità, nel proprio essere e nelle proprie potenzialità ed il rischio di poter delegare la propria serenità all’altro, quasi in maniera totale, diventa in questi casi molto alto e pericoloso. 

 

Come migliorare la propria autostima? 

Per poter migliorare l’autostima è necessario comprendere quali possono essere gli ambiti in cui ci si sente inferiori o non all’altezza della situazione. Se questo accade, ad esempio, nella sfera sentimentale, si può cercare di andare a fondo e capire quale possa essere il problema che spesso può essere legato a insicurezze date da relazioni passate, al proprio corpo o al non voler aprirsi in maniera così intima con una persona per la paura di rimanere delusi. Le motivazioni possono essere varie e infinite a seconda delle situazioni che una persona sta vivendo. Per questo motivo è importante fare un’analisi su sé stessi per poter comprendersi e capire da dove nascono le fragilità e cosa può essere migliorato.  

L’autostima evolve nel tempo e può essere, dunque, migliorata. Intraprendere un percorso psicologico può essere utile per fare un viaggio dentro sé stessi e farsi aiutare a comprendersi, riconoscere la propria unicità e a migliorarsi ogni giorno.  

 

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